L'ALTRO VOLTO DELLA SPERANZA (TOIVON TUOLLA PUOLEN)
102 min
Genere: Commedia
Lingua: italiano
Regia: A. Kaurismaki
Con: S. Haji, S. Kuosmanen, I. Koivula, J. Hyyttiainen
tra Khaled, un giovane rifugiato siriano che si ritrova a
Helsinki, e Wilkström, rappresentante di camicie, che lascia moglie e lavoro per gestire un insolito ristorante. Quando le autorità decidono di rispedire Khaled alle rovine di Aleppo, lui decide di rimanere illegalmente ad Helsinki. Lì incontra, oltre a vari tipi di razzismo, anche pura bontà. Nel momento in cui Wilkström trova Khaled addormentato nel cortile del suo ristorante, riconosce nel ragazzo qualcosa di sé e dopo uno scontro iniziale decide di assumerlo come lavapiatti e di aiutarlo a ritrovare la sorella persa tra un confine e l’altro dell’Europa. Nel nuovo film di Aki Kaurismaki, ancora più che nel precedente “Miracolo a Le Havre”, lo scontro tra cronaca e fiaba emoziona e fa riflettere. Una commedia surreale intrecciata ad un dramma realistico ci regala un film di puro umanesimo. Orso d’Argento per la Miglior Regia al festival di Berlino 2017.
102 min
Genere: Commedia
Lingua: italiano
Regia: A. Kaurismaki
Con: S. Haji, S. Kuosmanen, I. Koivula, J. Hyyttiainen
tra Khaled, un giovane rifugiato siriano che si ritrova a
Helsinki, e Wilkström, rappresentante di camicie, che lascia moglie e lavoro per gestire un insolito ristorante. Quando le autorità decidono di rispedire Khaled alle rovine di Aleppo, lui decide di rimanere illegalmente ad Helsinki. Lì incontra, oltre a vari tipi di razzismo, anche pura bontà. Nel momento in cui Wilkström trova Khaled addormentato nel cortile del suo ristorante, riconosce nel ragazzo qualcosa di sé e dopo uno scontro iniziale decide di assumerlo come lavapiatti e di aiutarlo a ritrovare la sorella persa tra un confine e l’altro dell’Europa. Nel nuovo film di Aki Kaurismaki, ancora più che nel precedente “Miracolo a Le Havre”, lo scontro tra cronaca e fiaba emoziona e fa riflettere. Una commedia surreale intrecciata ad un dramma realistico ci regala un film di puro umanesimo. Orso d’Argento per la Miglior Regia al festival di Berlino 2017.