HOMETOWN - LA STRADA DEI RICORDI
Durata: 75 min
Language: ORIGINALE
Director: Mateusz Kudla E Anna Kokoszka Romer
With: R. Polanski, R. Horowitz, S. Buchala
Tra i due uno squilibrio decisivo: a differenza dei suoi genitori, Polanski è scampato all’esperienza della deportazione ed è stato nascosto e affidato a famiglie diverse. Coccolato dalla sua famiglia, Horowitz invece è stato deportato piccolissimo ad Auschwitz, venendone poi salvato (uno dei più giovani) da Oskar Schindler, motivo per cui lo si può intravedere in una rapidissima apparizione in Schindler’s List di Steven Spielberg.
I due, passeggiando per le strade della loro città natale, raccontano e mostrano ciò che è di per sé indicibile e non rappresentabile: l’odio razziale, la progressiva segregazione, la persecuzione, la schedatura, la lacerazione degli affetti, la condanna a morte mascherata da opportunità di lavoro.
Una delle cose che colpisce di più di questo ricordo è che Polanski e Horowitz sorridono e ridono tantissimo, opponendo senso del paradosso umoristico, dell’oblio e fatalismo ad un più prevedibile atteggiamento vittimista.
75 min
Language: ORIGINALE
Director: Mateusz Kudla E Anna Kokoszka Romer
With: R. Polanski, R. Horowitz, S. Buchala
Tra i due uno squilibrio decisivo: a differenza dei suoi genitori, Polanski è scampato all’esperienza della deportazione ed è stato nascosto e affidato a famiglie diverse. Coccolato dalla sua famiglia, Horowitz invece è stato deportato piccolissimo ad Auschwitz, venendone poi salvato (uno dei più giovani) da Oskar Schindler, motivo per cui lo si può intravedere in una rapidissima apparizione in Schindler’s List di Steven Spielberg.
I due, passeggiando per le strade della loro città natale, raccontano e mostrano ciò che è di per sé indicibile e non rappresentabile: l’odio razziale, la progressiva segregazione, la persecuzione, la schedatura, la lacerazione degli affetti, la condanna a morte mascherata da opportunità di lavoro.
Una delle cose che colpisce di più di questo ricordo è che Polanski e Horowitz sorridono e ridono tantissimo, opponendo senso del paradosso umoristico, dell’oblio e fatalismo ad un più prevedibile atteggiamento vittimista.