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FERDINANDO SCIANNA – IL FOTOGRAFO DELL'OMBRA
FERDINANDO SCIANNA – IL FOTOGRAFO DELL'OMBRA
HAPPYCINEFAMILY
OSPITI IN SALA
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Durata: 85 min

Lingua: Italiano

Regia: Roberto Andò

Con: Ferdinando Scianna, Giuseppe Tornatore, Gianni Berengo Gardin, Silvano Nigro, Dacia Maraini, Marco Belpoliti, Mimmo Paladino,...

Da bambino, la Sicilia e Palermo mi sembravano luoghi indecifrabili nelle loro caotiche contraddizioni. Troppa luce, e poi, improvvisamente, troppa ombra. Troppa bellezza e poi troppo sfacelo. Difficile prendere le misure, impossibile non essere disorientati.

Ho cominciato a ragionare sul caos che mi circondava attraverso le parole degli scrittori siciliani, e tra tutti è stato decisivo l’incontro con l’opera di Leonardo Sciascia. Contemporaneamente, e precocemente, mi sono imbattuto nelle immagini dei grandi fotografi siciliani, e tra questi, in cima a tutti, ci sono quelle di Ferdinando Scianna.

In casa dei miei genitori c’era una copia di Feste religiose in Sicilia, il libro in cui le sue fotografie sono accostate a un geniale saggio di Leonardo Sciascia sulla religiosità dei siciliani. Avevo dodici anni quando ho scoperto quel libro e da allora ho passato molto tempo a sfogliarlo, a interrogarlo. Ogni foto di quel libro mi interpellava e dava una risposta plastica al sontuoso, e per molti versi oscuro, teatro della vita in Sicilia.

A quell’epoca non avevo la minima idea che un giorno avrei fatto il cineasta e lo scrittore, e penso che se si vogliono trovare delle influenze sul mio lavoro, l’opera di Scianna sia stata molto importante. Questo film è un modo per riconoscere il senso di questa influenza in cui si combinano, come sempre accade con la fotografia, la mente, l’occhio e il cuore. È difficile trovare un fotografo che abbia rappresentato in modo così alto le grandi tensioni della fotografia, come ha fatto Ferdinando. E che si sia raccontato anche attraverso la scrittura, nel confronto continuo con la grande letteratura.

Cresciuto in un paese e in una civiltà in cui il fotografo era considerato “uno che ammazza i vivi e resuscita i morti”, cioè un mago che opera al confine tra la vita e la morte, Scianna appartiene alla categoria dei fotografi raccontatori. Mettendo insieme tutta la sua opera si ha l’impressione di trovarsi davanti a un grande romanzo da cui emergono luoghi, volti e voci del mondo. Un romanzo che celebra la dignità e la contraddizione umana. Un romanzo costruito sulla luce, a partire dall’ombra.

85 min

Lingua: Italiano

Regia: Roberto Andò

Con: Ferdinando Scianna, Giuseppe Tornatore, Gianni Berengo Gardin, Silvano Nigro,...

Da bambino, la Sicilia e Palermo mi sembravano luoghi indecifrabili nelle loro caotiche contraddizioni. Troppa luce, e poi, improvvisamente, troppa ombra. Troppa bellezza e poi troppo sfacelo. Difficile prendere le misure, impossibile non essere disorientati.

Ho cominciato a ragionare sul caos che mi circondava attraverso le parole degli scrittori siciliani, e tra tutti è stato decisivo l’incontro con l’opera di Leonardo Sciascia. Contemporaneamente, e precocemente, mi sono imbattuto nelle immagini dei grandi fotografi siciliani, e tra questi, in cima a tutti, ci sono quelle di Ferdinando Scianna.

In casa dei miei genitori c’era una copia di Feste religiose in Sicilia, il libro in cui le sue fotografie sono accostate a un geniale saggio di Leonardo Sciascia sulla religiosità dei siciliani. Avevo dodici anni quando ho scoperto quel libro e da allora ho passato molto tempo a sfogliarlo, a interrogarlo. Ogni foto di quel libro mi interpellava e dava una risposta plastica al sontuoso, e per molti versi oscuro, teatro della vita in Sicilia.

A quell’epoca non avevo la minima idea che un giorno avrei fatto il cineasta e lo scrittore, e penso che se si vogliono trovare delle influenze sul mio lavoro, l’opera di Scianna sia stata molto importante. Questo film è un modo per riconoscere il senso di questa influenza in cui si combinano, come sempre accade con la fotografia, la mente, l’occhio e il cuore. È difficile trovare un fotografo che abbia rappresentato in modo così alto le grandi tensioni della fotografia, come ha fatto Ferdinando. E che si sia raccontato anche attraverso la scrittura, nel confronto continuo con la grande letteratura.

Cresciuto in un paese e in una civiltà in cui il fotografo era considerato “uno che ammazza i vivi e resuscita i morti”, cioè un mago che opera al confine tra la vita e la morte, Scianna appartiene alla categoria dei fotografi raccontatori. Mettendo insieme tutta la sua opera si ha l’impressione di trovarsi davanti a un grande romanzo da cui emergono luoghi, volti e voci del mondo. Un romanzo che celebra la dignità e la contraddizione umana. Un romanzo costruito sulla luce, a partire dall’ombra.
A Roma il film è presentato dal regista Roberto Andò, Giuseppe Tornatore e Ferdinando Scianna. Modera Emiliano Morreale.
A Firenze e Napoli il film sarà presentato dal regista Roberto Andò
Lunedì 06/10/2025
Quattro Fontane - Roma
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